Come nasce (e come muore) uno stand

 

 

Questo è il racconto per immagini della vita dello stand Ellin Selae allestito alla Fiera del Libro di Torino 2006.

Allegoria della nascita e della vita di una entità senziente, ha seguito anch’esso il suo ciclo vitale composto da:

 

1 – Il concepimento

2 – La nascita

3 – Le attività durante il tempo concessogli

4 – La morte e il ritorno alla terra…

 

 

1. Il concepimento è avvenuto, come per noi umani, 9 mesi prima, allorquando l’ente Fiera ha inviato i moduli di iscrizione e noi ci siamo iscritti.

 

2. La nascita è avvenuta al Lingotto di Torino, 9 mesi dopo, dove sono confluiti tutti i materiali che sono serviti a costruire il microcosmo Ellin Selae.

Ecco le immagini di questo “passaggio terreno”…

 

 

…Tutto comincia qualche giorno prima della “nascita” con il preparare un gran numero di scatoloni e altri materiali (tavoli, teli, espositori, poster…): questo è il “corpo” vero e proprio che darà vita allo stand.

 

 

 

 

 

 

 

 

Una volta giunti nel “sito” dove avrà luogo la “nascita” fisica, i materiali vengono lentamente ma ordinatamente apparecchiati in vista del loro imminente passaggio terreno.

E così piano piano…

 

 

 

 

 

 

 

 

… lo stand cresce e prende forma anche grazie…

 

 

 

 

 

 

 

 

…ai sostegni (umili ma fondamentali servitori)…

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

…e ai libri.

 

 

 

 

 

 

 

 

E così, dapprima in modo caotico…

 

 

 

 

 

 

 

 

 

…poi via via in modo sempre più razionale tutto si dispone…

 

 

 

 

 

 

 

 

 

…sino a dar vita a uno stand “maturo” pronto per affrontare avventure e traversie.

 

(l’uomo dietro lo stand in questa immagine è Riccardo Humbert, autore di 2 libri Ellin Selae, fra cui il nuovissimo “Angeli su Torino”)

 

 

 

 

 

Questo è il momento, per uno stand, che corrisponde alla fine della giovinezza per noi umani.

Ogni cosa è fresca, armoniosa, piena di luce ed energia…

 

 

 

 

 

 

 

 

 

I “talenti” sono a disposizione, pronti per essere usati: come l’organetto diatonico, per esempio, che tanto quanto i libri ha a che fare con il lato artistico e creativo (ossia bello) del mondo.

È giunto il momento di diventare ‘grandi’!

 

 

 

 

 

 

3 – Le attività durante il tempo concessogli

 

 

 

Arriva per tutti il momento della vita adulta, ossia quello della fatica, dell’impegno, del lavoro…  ma anche degli incontri, delle relazioni.

 

La fiera ha aperto i battenti, le persone sono arrivate e inizia la girandola vorticosa di attività e – soprattutto - incontri: uomini…

 

 

 

 

 

…donne, bambini, cani (ricordate l’anno scorso?)…

 

 

 

 

 

 

 

 

Insomma anime… attratte dai libri, dal piacere della lettura, dalla conoscenza e dalle idee… Tutto questo è il senso di quello che facciamo.

 

(La persona dietro lo stand stavolta è Gianluca Pontalto, autore di alcuni libri, fra cui Album Stellare)

 

 

 

 

 

 

 

4 – La morte e il ritorno alla terra…

 

 

Ma il tempo passa, e ogni cosa che vive giunge al termine del suo ciclo vitale…

Anche per il nostro stand il tempo è finito. È l’ultima parte del ciclo vitale, in cui il cerchio si chiudo e si torna, come in principio, verso la dispersione.

 

 

 

 

 

 

 

Tuttavia le ultime ore di vita non sono affatto sterili. Per esempio a noi è successo che un attimo prima di “scomparire” un preziosissimo lettore (addetto a un altro stand) abbia provato interesse e attrazione per un nostro libro…

Questo per dire che non dobbiamo mai pensare di essere inutili, né all’inizio né alla fine.

 

 

 

 

 

Ma l’ora della fine è comunque giunta. E, come all’inizio, ogni cosa torna caotica…

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

A un certo punto giungono “i becchini”, ossia coloro che scompongono la materia organizzata in singoli elementi al fine di renderli utili e poterli riutilizzare per nuove e future entità viventi.

 

 

 

 

 

 

 

 

…E del nostro passaggio materiale restano solo spoglie…

 

 

 

 

 

 

 

 

…e miseri resti.

Ma questo è solo il lato materiale, ossia il meno rilevante. Tutto quello che di importante è stato non è avvenuto su questo piano, ma su quello ben più importante delle idee, dell’anima.

Essere troppo attaccati alla materia è una strada sterile: quello che veramente conta non è fatto di atomi e molecole, ma di energia vitale. E mentre la materia si scompone, le idee si evolvono in modo consapevole e immateriale, perché lo spirito è quell’energia che attraverso la materia (dei libri, nel nostro caso) arricchisce l’anima del mondo, ossia la componente non materiale (e quindi immortale) della vita.

 

Mentre tutto il resto è solo ombra e polvere…

Tutto è compiuto.

Alla prossima vita – pardon – fiera!

 

Sic transit gloria mundi…